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Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio. Federico Fellini

L'esercito delle 12 Scimmie


Consigliato: Si

E' un futuro cupo, sporco e triste quello proposto da Terry Gilliam, regista dotato di notevoli doti visionarie, se poi ci aggiungiamo "sotterraneo", il mix è ancora meno invitante. Ma ciò che è preoccupante è che è un futuro e un mondo possibile, e questo probabilmente costituisce uno dei molteplici punti che il film vuole mostrare. Il virus, come nella maggior parte dei casi, è il pretesto per il quale il futuro è ciò che è.
Ma questo non è uno scontato film apocalittico, o meglio non solo; è un film che tocca diversi generi e diversi aspetti dell'animo umano, che indaga nel profondo la psicologia (e la salute mentale) dei diversi personaggi.
"Twelve Monkeys" si presenta come un puzzle dai pezzi sparsi un po' dappertutto e l'unica tessera di riferimento a cui il protagonista James Cole (Bruce Willis) dovrà aggrapparsi è una fantomatica organizzazione chiamata "Esercito delle dodici scimmie", coinvolta più o meno direttamente nella responsabilità del contagio. Pochi elementi che dovranno essere approfonditi tra un continuo andirivieni tra passato, presente e futuro che metteranno in discussione la già fragile percezione della realtà del protagonista, il quale arriva persino a credere di essersi immaginato tutta la vicenda. Un atteggiamento quello di Cole da animale braccato, perennemente in fuga dal suo tempo di provenienza e dalla polizia per il rapimento della dottoressa Reilly, in un mondo distopico e angosciante. Allo stesso tempo la scoperta del passato per Cole rappresenta un valore comunque molto alto, malgrado l'esperienza sia tutt'altro che piacevole: il solo vivere e vedere la luce del sole respirando l'aria a pieni polmoni mentre ascolta della musica, provoca in lui delle reazioni estasianti, come un bambino che entra in un negozio di giocattoli. In fondo sono cose molto semplici che noi diamo per scontato, ma per Cole è riscoprire dei piaceri ormai perduti, legati alla sua infanzia prima dell'epidemia.
Bruce Willis fa un deciso salto di qualità nella sua carriera d'attore offrendo probabilmente la sua migliore prova di attore: il personaggio di James Cole è molto diverso dalle sue precedenti prove, tutte incentrate nell'esprimere prima di tutto la fisicità dei personaggi a discapito dell'introspezione psicologica. La diversità di Cole sta nel manifestare la sua fragilità mentale e le sue insicurezze, e Willis riesce alla perfezione mostrando tutta una gamma di emozioni e sfumature finora nascoste dai vari stereotipi da action movie che aveva intepretato. Un film fortemente voluto dall'attore americano che ha creato un clima molto collaborativo col regista Terry Gilliam. Davvero un bel film.

Voto: 8

2 commenti:

completamente daccordo con te :) un gran bel film, mi è sempre piaciuto tanto.
Willis fa una bella prova, e come lui anche gli altri, accompagnandoci in una storia intrigante che difficilmente potrà non interessarci fino in fondo!!
..ora me lo riguardo XD

 

La prima volta che lo vidi mi colpì molto, adoro i film di questo tipo.. annata eccezionale direi!
PS: ho comprato il dvd e ogni tanto me lo guardo in lingua originale! bello! tranne l'inquadratura della tv.. e del coniglio...
Ciao ciao!

 

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